Digicult / Eleonora Oreggia | 01.02.2008
In
anni recenti in Germania, come del resto un po' ovunque in Europa,
l'opposizione politica ed il giornalismo di indagine sono stati messi
pesantemente sotto attacco da polizia e servizi segreti.
Persino
scienziati sociali e accademici con posizioni critiche sono stati
accusati di far parte di organizzazioni terroristiche per essersi
avvicinati ai movimenti sociali e aver usato parole come "gentrification", "precarizzazione" e "marxista-leninista"
nelle proprie pubblicazioni. Le stesse parole sono state ritrovate in
alcune lettere inviate da un gruppo che ha rivendicato una serie di
attentati contro auto ed edifici militari nei dintorni di Berlino dal
2001 in poi. E se fosse tutta una montatura? Se il gruppo altro non
fosse che un escamotage dei servizi segreti stessi, al fine di
legittimare l'inasprimento del controllo e far passare leggi che
limitino le liberta' personali e i diritti dei cittadini?