Conferenza stampa a un anno dalle perquisizioni del G8: gruppo di avvocati richiede l'archiviazione dei processi

Imputati dei quattro procedimenti basati sull'articolo 129a
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Conferenza stampa a un anno dalle perquisizioni effettuate il 9 maggio 2007 nelle abitazioni di diversi attivisti

Berlin, 8. Mai 2008

A un anno dalle perquisizioni verificatesi in tutto il territorio tedesco il 9 maggio 2007 in previsione del vertice G8, Katja Kipping (parlamentare della Linke), Pedram Shahyar (membro del coordinamento di Attac Germania) e gli avvocati Christina Clemm (Berlino) e Alexander Hoffmann (Kiel) hanno richiesto l'archiviazione dei processi basati sull'articolo 129a a carico di quaranta militanti di sinistra. Alla conferenza stampa di Berlino sono stati invitati imputati di quattro diversi processi basati sull'articolo 129a.

Christina Clemm, che difende gli imputato del cosiddetto "processo del G8" e del più recente "processo al gm", ha dichiarato: "Senza l'articolo 129a, le perquisizioni non avrebbero potuto nemmeno aver luogo. Se la procura federale si fosse attenuta alle attuali conclusioni della corte suprema federale, la sorveglianza e le perquisizioni non avrebbero mai dovuto verificarsi in tale portata".

Alexander Hoffmann, collega di Clemm e difensore nel "processo Bad Oldesloe", ha criticato il ruolo assunto dall'ufficio federale per la tutela della costituzione: "L'ufficio federale per la tutela della costituzione ha preso parte attiva alle indagini giudiziarie spingendosi ben oltre i limiti del lecito". L'avvocato ha ricordato che in queste indagini sono coinvolte circa duemila persone e a tale proposito ha messo in guardia da un'errata interpretazione della riserva espressa dai giudici come effettivo tentativo di proteggere la costituzione.

Katja Kipping, parlamentare e vicepresidente della Linke, ha inquadrato le indagini in corso nel "contesto della ristrutturazione del sistema di sicurezza tedesco", "particolarmente evidente" a suo avviso "nel superamento della separazione tra polizia e servizi segreti" come già osservato nei procedimenti in questione. Per tale motivo Kipping ha respinto la riforma dell'ufficio criminale federale chiedendo l'abolizione del §129a, il "paragrafo della sorveglianza arbitraria".

Un ulteriore aspetto di questa ristrutturazione, lo spiegamento delle forze armate sul territorio nazionale durante il vertice G8, è stato messo in evidenza da Pedram Shahyar, membro del coordinamento di Attac Germania. Shahyar ha formulato il seguente bilancio delle indagini: "La repressione attuata in preparazione del vertice G8 mirava a dividere i movimenti sociali. Sul piano politico, i piani della procura federale si sono conclusi in un nulla di fatto". Il militante di Attac, che il giorno prima era stato convocato dalla procura federale in qualità di testimone per il processo contro Holm e altri, ha chiesto l'archiviazione del processo e la cancellazione dei "dati ottenuti in modo illegale".